Spettacolare bancarotta dopo i Mondiali? "Abbiamo bloccato tutti i pagamenti"

I Campionati mondiali di sci nordico FIS, svoltisi a Trondheim dal 26 febbraio al 9 marzo, hanno causato ingenti perdite e si sono rivelati un fallimento finanziario, hanno annunciato giovedì gli organizzatori, sospendendo tutti i pagamenti a subappaltatori e fornitori, tra cui quelli alimentari.
I Campionati mondiali del 2011 di Oslo hanno portato agli organizzatori circa otto milioni di euro di profitti e la società "Trondheim 2025 AS" contava su almeno due milioni, ma ora - come hanno commentato i media - potrebbe finire in un clamoroso fallimento.
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- Secondo i calcoli iniziali, le perdite sono ingenti e continuano ad aumentare man mano che le conteggiamo, per questo abbiamo deciso di sospendere tutti i pagamenti fino a quando non ne verrà determinato l'importo definitivo - ha affermato Age Skinstad, direttore della Coppa del Mondo.
Il motivo - come ha spiegato - è stato principalmente il maltempo e la pioggia che hanno portato a una vendita di biglietti inferiore alle aspettative. Secondo i media, si tratterebbe piuttosto del risultato di una fervida immaginazione e di un'ambizione eccessiva.
Gli organizzatori contavano su un festival gigantesco e chiesero ai proprietari degli stand gastronomici di prepararsi per 300.000 persone, il che si rivelò per loro una grossa perdita finanziaria e un'enorme quantità di cibo sprecato, dato che si presentò meno di 2/3 del pubblico previsto. Molti agricoltori locali non sono ancora stati pagati nemmeno per la fornitura di legna da ardere.
Uno di loro, Kristian Toldnes Holm, ha dichiarato al quotidiano "VG" di aver inviato fatture con promemoria, ma di non aver ricevuto alcuna risposta: "nessuno risponde alle lettere o alle telefonate e sembra che l'azienda non esista più".
Centinaia di subappaltatori si sono ritrovati in una situazione analoga, che - come hanno scritto i media - "puzza già di bancarotta e di un altro scandalo dopo la manipolazione delle tute dei saltatori con gli sci a Trondheim".
Tove Moe Dyrhaug, presidente della federazione sciistica norvegese, che detiene una quota del 60 percento nella Trondheim 2025 AS, ha dichiarato giovedì che "questo sfortunato caso ci mette ancora una volta in una luce molto sfavorevole all'estero e le conseguenze saranno durature".
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